domenica 14 aprile 2013

Offelle alla marmellata di Pellegrino Artusi



Riporto qua la ricetta e descrizione di Pellegrino Artusi. E'perfetto cosi come é che non mi permetto di aggiungere nulla ). Ho solo tolto i canditi perché non ne avevo in casa.

La parola offella, in questo significato, è del dialetto romagnolo e, se non isbaglio, anche del lombardo, e dovrebbe derivare dall'antichissima offa, focaccia, schiacciata composta di farro e anche di varie altre cose.

Dar l'offa al cerbero è una frase che ha il merito dell'opportunità parlandosi di coloro, e non son pochi oggigiorno, che danno la caccia a qualche carica onde aver modo di riceverla e mangiare sul tesoro pubblico a quattro ganasce. Ma torniamo alle offelle, che sarà meglio.

Ingredienti

Frolla
Farina, grammi 250.
Burro, grammi 125.
Zucchero bianco, grammi 110.
Uova intere, n. 1 e un torlo.

Ripieno
Mele rose, grammi 500.
Zucchero in polvere, grammi 125.
Candito, grammi 30.
Cannella in polvere, due cucchiaini.

Procedimento
Se volete tirar la pasta frolla senza impazzamento, lo zucchero pestatelo finissimo (io mi servo dello zucchero a velo) e mescolatelo alla farina; e il burro, se è sodo, rendetelo pastoso lavorandolo prima, con una mano bagnata, sulla spianatoia. Fate di tutto un pastone maneggiandolo il meno possibile, ché altrimenti vi si brucia, come dicono i cuochi; perciò, per intriderla, meglio è il servirsi da principio della lama di un coltello. Se vi tornasse comodo fate pure un giorno avanti questa pasta, la quale cruda non soffre, e cotta migliora col tempo perché frolla sempre di più.
Tagliate le mele in quattro spicchi, sbucciateli e levate loro la loggia del torsolo. Tagliate questi spicchi a fette più sottili che potete e ponetele al fuoco in una casseruola con due bicchieri d'acqua, spezzettandole col mestolo. Queste mele sono di pasta dura e per cuocerle hanno bisogno d'acqua; anzi, se bollendo rimanessero troppo asciutte, aggiungetene dell'altra. Aspettate che siano spappolate per gettarvi lo zucchero e poi assaggiate se il dolce è giusto, perché le frutta in genere, a seconda della maturità, possono essere più o meno acide. Per ultimo aggiungete il candito a piccoli pezzettini e la cannella.
Servitevi della pasta frolla, distendetela col matterello alla grossezza di uno scudo e tagliatela collo stampo rotondo e smerlato, un disco sotto e un disco sopra, quest'ultimo tirato col matterello rigato, e in mezzo la marmellata, umettando gli orli perché si attacchino. Dorate le offelle col rosso d'uovo e mandatele al forno, spolverizzandole dopo di zucchero a velo.

BUONA DOMENICA!!!


6 commenti:

  1. e ti sono venute perfette come la descrizione dell'Artusi! :D

    RispondiElimina
  2. Wow ma sono ripiene!! Chissà che buone!!! Grazie per questa ricetta, non la conoscevo :-)

    RispondiElimina
  3. Paola Ricette Reali.Che belle! Mia mamma aveva un'edizione "antica" dell'Artusi e io sin da bambina ero affascinata dal disegno che il libro riportava per illustrare il formato delle Offelle.Lei non le ha mai preparate e neppure io, ora tu me le hai fatte ritornare in mente, dovrò farle quanto prima.Grazie! Buona domenica Paola.

    RispondiElimina
  4. Dimenticavo, a quanti gradi e per quanto tempo vanno cotte? Grazie Paola.

    RispondiElimina